Incontro con… Stefano Pais

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Stefano Pais, cantautore e attore. Quando riesci ad esprimerti al meglio?

Riesco ad esprimermi meglio quando sono molto felice, o molto triste. Quando sono apatico invece sono privo di energie, di idee e di spirito di iniziativa.

È da poco uscito il tuo ultimo singolo “Come mi sento” con relativo videoclip. È in programma un album?

Sì, è in programma un album con sonorità e contenuti molto diversi rispetto al passato. Ci saranno brani scritti da me e brani di altri autori che mi hanno accompagnato da sempre. Ci sarà la versione tedesca del brano “Come Mi Sento” e saranno inseriti anche duetti con degli artisti che ho conosciuto a Berlino.

Da qualche tempo ti dividi tra Roma e Berlino. In ambito artistico che aria si respira in Germania?

Sono arrivato a Berlino per vedere che aria tirava, ero scarico e demotivato. Non me ne sono più andato. Penso possa bastare come risposta. Torno spesso a Roma perché la mia collaborazione con Massimiliano Barbetta e Paolo Fattorini, miei collaboratori e produttori da anni, non si è interrotta per colpa della distanza. Il mio nuovo lavoro infatti, non avrebbe vita e non potrebbe rispecchiarmi così tanto se non fosse per loro.

Qualche anno fa eri in lizza come cantante per il Festival di Sanremo con un pezzo scritto dall’astrofisica Margherita Hack. Com’è nato questo rapporto e che ricordo conservi di lei?

Margherita, che bel ricordo, che bella persona! Quanto fu gentile a scrivermi quel testo per darmi un pò di visibilità. E ne ho avuta parecchia. Solo che era luce riflessa. È davvero una bella canzone, con un bel messaggio. Il titolo è “Questo è il mondo”. Ovviamente a Margherita non interessava nulla di canzoni, “Sanremi” e “Pippi Baudi”, lei fece solo un grande favore a me. L’avevo conosciuta molti anni prima, l’amore per gli animali era la cosa che davvero ci univa.

Nel 2007, insieme ad Alessandro Orlando Graziano, hai firmato i pezzi dell’ultimo disco di Carla Boni “Aeroplani ed Angeli”, un album sperimentale, ironico e poetico. Come fu l’approccio di Carla con i vostri brani così diversi dal suo repertorio tradizionale?

Alessandro lo conosco da una vita. Abbiamo collaborato insieme a moltissimi progetti. Tutti molto belli. Questo di Carla Boni però è un lavoro che mi è rimasto nel cuore. Carla era ed è una grande artista, una grande donna e una amica, che non si è mai tirata indietro su nulla, sempre disponibile. E una delle donne più ironiche che io abbia mai conosciuto in vita mia.

Hai qualche progetto che ci puoi anticipare?

A breve sarò uno dei partecipanti di un cd tributo ad un personaggio pazzesco, mio idolo da sempre. L’uscita dovrebbe essere imminente. Inoltre dovrebbe esserci il seguito di “Pirula Pirula”, la web serie che mi ha visto protagonista. Sto poi girando un cortometraggio a Berlino, una rivisitazione di una puntata della famosa serie  “Ai confini della realtà”. Infine, oltre al mio Cd, in uscita per la fine di quest’anno, c’è la partecipazione al film: “Memorie di una stronza”.

Eduardo Paola

(Articolo pubblicato su “L’Espresso Napoletano” nel numero di Marzo 2015)